INTRODUZIONE
Nei software EasyPOS e Speedy è possibile gestire diversi centri di produzione di uno stesso locale, per coordinare in maniera ottimale il lavoro della cucina. La presente guida spiega le implementazioni di questa funzionalità.
CONFIGURAZIONI
Diventa possibile nella gestione di più CDP (Centri di Produzione)
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Modificare solo la modalità LISTA e non PLANNER;
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Estendere il caricamento della griglia di carico in modalità LISTA affinchè l’ex colonna NUMERO PIETANZE DA PRODURRE sia sostituita da “n” colonne, ciascuna relativa ad uno dei centri di produzione (che d’ora in avanti sarà chiamato “CDP”) attivi per l’asporto;
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Ogni cella di ogni colonna dei CDP al pt. 2 indica il carico di produzione per quel CDP/orario, in raffronto alla capacità massima di produzione per quel CDP/orario;
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La capacità di carico di ciascuna CDP può essere statica o dinamica:
a. Statica: si imposta in impostazioni stampa – centri di produzione – dato un centro di produzione, modificare il valore di Num Max Pietanze Producibili;
b. Dinamica: attivare l’utilizzo del planner dinamico in impostazioni asporto – grafica – planner dinamico; impostare per ciascun centro di produzione e giorno della settimana il valore di Num Max Pietanze Producibili;
5. Attivare opzione per visualizzare su colonne diverse i centri di produzione per l’asporto in impostazioni asporto – grafica – modalità lista – mostra conteggio diviso per cdp di tipo asporto:
In tal caso, la griglia di carico mostra colonne diverse per ciascun CDP asporto, accorpando le celle per indicare il tempo di produzione necessario per la realizzazione delle pietanze:
esempio:
a. Le pizze (Piz) vengono sfornate al ritmo di 20 pizze ogni 10 minuti;
b. I fritti (Frt) vengono sfornati al ritmo di 20 fritture ogni 20 minuti;
c. I burger (Bur) vengono sfornate al ritmo di 20 pizze ogni 30 minuti
6. Le intestazioni di colonna PIZ, FRT e BUR sono le SIGLE dei centri di produzione, modificabili in impostazioni stampa – centri produzione – sigla;
7. Il conteggio delle pietanze nella griglia segue due indicazioni:
a. Num pietanze da produrre: somma pietanze di categoria con flag “considera come asporto” attivo
b. Num max pietanze producibili: valore impostato nel singolo CDP.
Fare attenzione: se si presenta una situazione del genere
oppure
significa che si stanno conteggiando pietanze di una categoria al punto , e il centro di produzione associato NON è considerato di tipo asporto.
Difatti, la comanda in esame aveva una BIBITA all’interno, che come regole di stampa viene assegnata ad un CDP non di tipo asporto.
Le comande al banco sono escluse dal riepilogo nella lista di carico.
8. La stampa della comanda ai centri di produzione può avvenire sostanzialmente in due modi:
a. Automatica: dopo la presa ordine, se si esce per tornare alla lista viene stampata la comanda;
b. Temporizzata: la stampa viene effettuata “x” minuti prima dell’ ora consegna oppure dell’ora produzione.
9. In caso di stampa automatica, la comanda viene stampata tutta, dividendola (se richiesto dalle regole di stampa) ai centri di produzione. Se opzione Stampa sempre la comanda completa è attiva, la comanda verrà sempre ristampata integralmente ai centri di produzione in caso di aggiunta/modifica di pietanze;
10. In caso di stampa temporizzata, l’ora di stampa ai CDP potrà essere calcolata in questi modi:
a. Ora di consegna: la comanda viene stampata tutta, dividendola (se richiesto dalle regole di stampa)
ai centri di produzione. Se opzione Stampa sempre la comanda completa è attiva, la comanda verrà
sempre ristampata integralmente ai centri di produzione in caso di aggiunta/modifica di pietanze.
L’ora di stampa sarà uguale all’ora di consegna meno un eventuale tempo in minuti di preavviso:
b. Ora di produzione: l’ora di produzione è calcolata come Ora di Consegna MENO un valore (facoltativo)
in minuti legato al tipo di consegna
È possibile impostare il valore in minuti legato al tipo di consegna nelle opzioni asporto – produzione. Va indicato un valore in minuti per le seguenti tipologie:
i. consegna domicilio (solitamente valorizzato)
ii. ritiro cliente (solitamente va lasciato a zero)
iii. banco (solitamente va lasciato a zero)
Solitamente, solo la consegna a domicilio viene valorizzata, poiché bisogna considerare per la corretta produzione della pietanza il tempo di percorrenza per la consegna del pony.
Sottraendo questo valore in minuti dall’ora di consegna, si ottiene l’ora di produzione (e quindi l’ora di stampa). La comanda viene stampata tutta, dividendola (se richiesto dalle regole di stampa) ai centri di produzione.
Se opzione “Stampa sempre la comanda completa” è attiva, la comanda verrà sempre ristampata integralmente ai centri di produzione in caso di aggiunta/modifica di pietanze.
In aggiunta, è possibile anticipare ulteriormente la stampa della comanda integrando anche il tempo di produzione in minuti impostato nei singoli centri di produzione (solo con planner dinamico attivo). In questo modo, se per il CDP “Pizze” impiego 10 minuti per la sfornata, e per il CDP “Fritti” ne impiego 20, la comanda verrà stampata ulteriori 10 minuti prima al CDP Pizze SOLO con le pizze, e 20 minuti prima al CDP Fritti solo con i fritti da produrre. Di fatto, avvengono stampe temporizzate in momenti diversi per centro di produzione.
Nota bene: la stampa divisa per singolo CDP può avvenire solo se:
- È attiva la stampa automatica della comanda “x” minuti prima dell’ora produzione
- È attivo il planner dinamico
- È attiva la spunta che considera il tempo di produzione dei CDP asporto
11. È stata aggiunta nel tasto “Info Consegna” la visualizzazione a fianco della riga di pietanza nella comanda un’icona a forma di stampante che indica se la pietanza è stata stampata al CDP relativo.
Questo diventa utile per sapere se, per una comanda che risulta “stampata”, tutte le righe sono state effettivamente stampate.
Di fatto, la prima stampa che viene avviata setta la consegna come STAMPATA, ma potrei avere righe che verranno stampate alcuni minuti dopo. Questa icona indica proprio questa casistica.